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La chiesa della Beata Vergine di Loreto (1749-1754)

Avvenuta la riapertura del Convitto nel 1704, le cose mutarono in meglio. Non solo non fu più turbata la buona armonia fra gli Amministratori e i dirigenti del Collegio, ma questo cominciò a godere di un lungo periodo di vita tranquilla, grazie anche ad un valentissimo Rettore, Padre Don Felice Fabrizio Sirtori che rimase in carica per quasi quarant'anni contrastando l'usanza che il superiore venisse cambiato ogni tre anni. Fu nel principio del suo Rettorato che venne istituita la cattedra di Filosofia anche perché, era cresciuto con il tempo, il bisogno di rendere stabile questo insegnamento. Così, ai Padri Somaschi si aggiunse un nuovo padre che teneva tale Cattedra, chiamato Lettore di Filosofia.

La costruzione della nuova chiesa

Con il tempo i Padri Somaschi pensarono di far innalzare una nuova chiesa, e nel 1675 ne era già terminato il disegno. Purtroppo furono gettate solo le fondamenta in quanto mancarono i mezzi.

Grazie ai legati di due signori molto pii, certi Giov. Battista Benzi e Francesco Maria Peri, nonché a un prestito gratuito fattogli dalle Congregazioni Amministrative, i Padri Somaschi poterono far cominciare i lavori di messa in opera della nuova Chiesa nel 1745 che terminarono nel 1755.

In questa terza chiesa, oltre l'alter maggiore, furono costruiti anche due altari laterali, dedicando quello posto alla destra di chi guarda l'altar maggiore a San Giovanni da Meda l'altro a San Girolamo Miani.

Per ornare il primo di questi altari fu fatta dipingere la gran pala d'altare (foto sopra) dal pittore ticinese Petrini, di Carona presso Lugano, che raffigurò il santo in ginocchio in atto di scrivere le regole del nuovo Ordine degli Umiliati da lui fondato, regole che gli sono inspirate da Dio stesso per mezzo di un Angelo, che gli sta al fianco, quasi dettando quello che deve scrivere.

La pala dell'altro altare (foto a destra) è dell'artista Carlo Carloni, e rappresenta San Girolamo con i suoi orfanelli ai quali appare la Vergine Santissima.
 

La consacrazione della nuova chiesa

La chiesa (raffigurata in una foto del 1917 circa), fu consacrata nel 1754 il giorno 10 dicembre, giorno in cui la Santa Chiesa commemora e festeggia il miracoloso trasporto della Santa Casa di Loreto.

 

Approfondimenti

La consacrazione della Chiesa così come ci viene riferita da Il libro degli Atti dei Padri Somaschi:
«Fattasi la nuova nostra chiesa, non ha tralasciato con tutta la maggiore attenzione e premura il M. R. P. Don Giampietro Roviglio, Preposito di questo Pontificio Collegio, di terminare pure per ogni modo possibile tutti gli altari, ed ogni altro necessario ornamento per renderla lodevolmente officiabile; onde preceduto il digiuno di questa nostra religiosa famiglia, in questo giorno Monsignor Vescovo Don Giambatta Peregrini, assistito da due nobili signori Canonici della Cattedrale , Sangiuliani e Cassina, si è compiaciuto di solennemente consacrarla in onore della B. V. di Loreto. Nella quale occasione consacrò pure la mensa di marmo dell'altare di San Giovanni da Meda, nel cui altare terminata la Consacrazione della chiesa si degnò pure lo stesso prelato di celebrare in abito Pontificale la Santa Messa.»

Gli oratori

E' importante citare che a quei tempi vi erano anche due stanze che servivano come da succursali alle Nuove Chiese formando due oratori distinti, l'uno per l'uso dei Convittori, l'altro per gli Alunni. In esse si adunavano i Convittori e glia Alunni "nei giorni festivi a recitare l'offizio della Beata Vergine e per gli altri uffici di pietà, sotto la direzione d'uno de'Padri, il quale li trattiene con qualche spirituale ragionamento".

Dei due oratori rimangono ancora visibili alcune tracce. In quello degli Alunni rimane l'affresco rappresentante la Vergine Assunta. Nell'Oratorio dei Convittori si può tuttora ammirare il bell'affresco rappresentante l'Arcangelo San Michele che debella Lucifero.



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