«Fui rettore nel terribile periodo della guerra mondiale, quando la gioventù italiana era chiamata alla difesa della Patria. Anche dal nostro Collegio, ad intervalli, i nostri giovani partivano e noi li vedevamo pieni di ardore e di entusiasmo accorrere alla voce della Patria minacciata dallo straniero. Giungevano di tanto in tanto le notizie dei convittori ed ex convittori caduti eroicamente sul campo. (...) Onore ai prodi che, educati nel glorioso Collegio Gallio, caddero per la grandezza della Patria.»
(P. Francesco Salvatore, Giornalino del Collegio, VII Cinquantenario di Fondazione, 1933, p. 50)